24.04.2017
saferparty.ch ha pubblicato la sintesi delle analisi dei campioni di cocaina nell’ambito del programma di drug checking nel corso del 2016. Oltre all’elevato potenziale di dipendenza psichica e ai suoi effetti collaterali (disturbi del sonno, irritabilità, aggressività, ansia, stati deliranti, depressione, disturbi della memoria e della concentrazione, iperattività, spasmi muscolari, tremori, aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, crisi ipertensive), i rischi legati consumo di cocaina si sommano a quelli collegati alla presenza di prodotti di taglio e alla purezza della sostanza.
Il 55.1% dei campioni di cocaina analizzati contiene almeno un prodotto di taglio con effetti psicoattivi. Il 47.9% dei campioni contiene in media l’11% di levamisolo, il 9% dei contiene in media il 15.5% di fenacetina, il 6.3% contiene in media l’8.7% di caffeina, l’1% contiene in media il 5.4% d’idrossizina e il 3.7% anestetici locali come lidocaina, procaina e tetracaina. Questi prodotti di taglio non hanno effetti collaterali acuti, ma a lungo termine la loro assunzione è pericolosa per la salute.
Accanto a questi frequenti prodotti di taglio, nei campioni di cocaina è stata rilevata anche la presenza di anfetamina, mdma, piracetam, metanfetamina, paracetamolo, ketamina o benzoilecgonina.
Il levamisolo è un vermifugo usato a scopo veterinario che non è più impiegato in medicina dal 2004 a causa dei sui effetti collaterali (vomito, diarrea, reazioni allergiche). Il consumo di levamisolo indebolisce del sistema immunitario. In combinazione con la cocaina, il levamisolo ne rafforza gli effetti.
La fenacetina è farmaco contro la febbre e il dolore, tolto dal mercato europeo già nel 1986 a causa dei sui effetti collaterali sul fegato e sui reni nonché a causa del suo effetto cancerogeno. In combinazione con la cocaina, la fenacetina provoca euforia.
Dosi elevate di caffeina provocano sudorazione, palpitazioni, disturbi cognitivi, tremori, disturbi del sonno ed ha un elevato potenziale di dipendenza con sintomi fisici. La caffeina è aggiunta alla cocaina per rafforzarne gli effetti stimolanti.
L’idrossizina è un antistaminico con effetti ansiolitici aggiunto per ridurre la tipica agitazione indotta dal consumo di cocaina. Chi soffre di disturbi cardiaci, del fegato, dei reni o assume MAO-inibitori (ex. Aurix) non dovrebbe assumere idrossizina. L’idrossizina provoca spossatezza, nausea, disorientamento, allucinazioni, sudorazione, diminuzione della pressione e aumento della frequenza cardiaca.
Gli anestetici locali possono provocare aritmie cardiache, ipotensione e reazioni allergiche. In caso di assunzione per via intravenosa, gli anestetici locali possono provocare un arresto cardiaco! L’uso di anestetici locali permette di ridurre il bruciore alla mucosa e di simulare l’effetto anestetico della cocaina sulla gengive e la lingua.
Oltre ai rischi legati alla presenza di prodotti di taglio, l’aumento della purezza della cocaina (in media del 78.7%) è un rischio spesso sottovalutato. La concentrazione di cocaina nei campioni analizzati è estremamente variabile e oscilla da 7.8% fino al 98.5%!!! Maggiore è la concentrazione di cocaina in un campione, maggiori è il rischio di overdose.