Erba, hashish e olio sono prodotti che derivano dalla pianta della canapa indiana. I principi attivi più importanti sono il delta-9- tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e il cannabinolo (CBN), ma si contano altre 400 sostanze psicoattive presenti nei derivati della canapa. Si distinguono due principali specie del genere cannabis: l’indica e la sativa, ma esistono anche numerosi ibridi.
ASPETTO
La marijuana (erba) è costituita da fiori essiccati delle piante femmine; l’hashish (fumo) è ottenuto dalla resina essiccata secreta dalla pianta. L’olio è ottenuto attraverso un processo di estrazione con l’alcol.
MODALITÀ DI CONSUMO
I derivati della canapa sono generalmente mischiati al tabacco per essere fumati (canne, pipe ad acqua, chilom, ecc.). Più raramente sono bevuti (sotto forma di tè e tinture) o mangiati (space cake, yogurt). La canapa può anche essere consumata con i vaporizzatori.
DOSAGGIO
La concentrazione dei principi attivi e il rapporto tra THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), CBD (cannabidiolo) e CBN (cannabinolo) varia molto in base ai prodotti. Di solito, l’hashish contiene maggiori quantità di THC, CBD e CBN, l’erba indoor contiene elevate quantità di THC, ma meno CBD e CBN. Tra le specie del genere cannabis, la sativa contiene elevate concentrazioni di THC, ma meno CBD e CBN, l’indica invece hanno più CBD e CBN rispetto al THC.
Attenzione ai mix con...
LSD, psilocibina, DMT, 2C-X
GRUPPO
Psichedelici
-
Effetti Open or Close
Rilassa, calma, stimola l’appetito, intensifica i sentimenti, porta a stati d’estrema euforia e provoca eccessi incontrollati d’ilarità. La percezione del tempo cambia (il più delle volte rallenta).
L’effetto delle piante indica è maggiormente rilassante e calmante, a dosi elevate, soporifero. Le piante sativa hanno effetti più «cerebrali», euforizzanti e psichedelici.Dosi elevate o il consumo di prodotti con basse concentrazioni di CBD, possono avere effetti allucinogeni e possono provocare ripercussioni temporanee sulla concentrazione e sull’attenzione.
Inizio degli effetti
Dopo qualche minuto se fumata, dopo un paio d’ore se ingerita.
Durata degli effetti
1 – 2 ore se fumata e 8 – 14 ore(!) se ingerita.
Effetti secondari
Fino a diverse ore (in funzione della dose, delle abitudini di consumo e della costituzione).
-
Rischi e effetti collaterali Open or Close
Accelerazione del ritmo cardiaco e del polso, occhi rossi, bocca secca, fame «chimica» esagerata.
Vertigini, nausea e vomito possono comparire soprattutto alla prima assunzione.
A dosi elevate, può provocare problemi circolatori (che a loro volta, possono portare a un collasso), intensificazione sgradevole dei sentimenti fino a paranoia e crisi depressive. I rischi a livello psichico sono più elevati con i prodotti a basso contenuto di CBD e CBN. -
Rischi a lungo termine Open or Close
In caso di consumo frequente di elevate quantità, c’è la possibilità di sviluppare una dipendenza (principalmente psichica ma con leggeri sintomi fisici). Tra i sintomi di dipendenza si possono verificare: sudorazione, vampate, assenza di appetito, insonnia e irritabilità.
In caso di consumo cronico c’è il rischio di un distacco dalla realtà, problemi di memoria a corto termine e perdita di motivazione. A causa dei prodotti della combustione, fumare regolarmente indebolisce le vie respiratorie (bronchiti, infiammazioni delle vie respiratorie e dei polmoni). -
Safer use Open or Close
-
Il THC influisce temporaneamente sulla capacità di attenzione e concentrazione.
-
Se si ha l’intenzione di consumare, fumare solo durante il tempo libero.
-
Quando si bevono o si mangiano derivati della canapa, gli effetti sono più imprevedibili e intensi. Elevato rischio di sovradosaggio! Dosare con prudenza evitando le «abbuffate». Attenzione: l’inizio degli effetti è più lento!
-
Alternare le varietà di prodotti e non fumare solo indoor (rischio di assuefazione).
-
Usare un vaporizzatore o fare attenzione alla qualità del filtro (carbone attivo).
-
Poiché i derivati della canapa sono consumati con il tabacco, l’uso quotidiano può portare al tabagismo (elevata dipendenza). Fuma puro o con sostanze alternative al tabacco (Knaster).
-
Più si è giovani quando s’inizia a fumare, maggiore è il rischio che si sviluppino problemi psichici.
-
Non fumare quando non si sta bene con se stessi: possono manifestarsi psicosi latenti nelle persone più vulnerabili.
-
In caso di schizofrenia, la canapa può influire negativamente sulla malattia e innescare ricadute.
-
L’uso di derivati della canapa è fortemente sconsigliato per le persone che soffrono di malattie delle vie respiratorie o di patologie cardiache.
-